Home Campionati Regionali Femminili Elisa Maurizi ‘tagga’ Montegranaro: «Qui mi sento a casa»

Elisa Maurizi ‘tagga’ Montegranaro: «Qui mi sento a casa»

di Fabio

MONTEGRANARO – La Pallavolo Montegranaro, targata Gordon 1956, scalda i motori in vista dell’esordio stagionale nel torneo di serie C femminile. Il reparto centrali si avvarrà del prezioso apporto di Elisa Maurizi, passata a giocare in posto 3 dopo un inizio da schiacciatrice

𝐂osa rappresenta per te la società della Pallavolo Montegranaro?
«Ho sempre giocato a Montegranaro, tranne 2 anni che ho trascorso a Monte Urano. Montegranaro è casa, mi ha visto crescere sia fisicamente che mentalmente. Se sono la giocatrice che sono oggi lo devo a Montegranaro».

Hai sempre ricoperto il ruolo di centrale? Quale altro ruolo ti piacerebbe ricoprire?
«No, sono diventata centrale un po’ per necessità è un po’ perché mi usciva naturale. Quando ancora facevo le giovanili, spesso durante gli allenamenti mi divertivo con Elena a provare il primo tempo, ma lo facevo così soltanto per divertirmi. Poi quando sono diventata effettivamente una centrale pensava a tutto lei, ogni volta mi ripeteva: tu parti, poi ci penso io. Prima di diventare centrale facevo il posto 4, poi c’è stato un anno in cui ho fatto anche l’opposta. Su quale altro ruolo mi piacerebbe fare non lo so, non amo tantissimo il ruolo di centrale, ma devo ammettere che mi esce abbastanza naturale. Sicuramente la cosa che mi manca di più è la ricezione».

𝐐ual è il fondamentale che negli anni ti ha dato più soddisfazione?
«Sinceramente non lo so, l’attacco mi piace e anche molto, ma se non si ha una ricezione positiva sei l’ultima persona che vede la palla, quindi proprio per questa cosa cerco sempre di dare il meglio che posso a muro e in battuta. Se devo scegliere tra i due preferisco il muro, quando muro mi sento molto soddisfatta, anche se non lo dò molto a vedere; infatti una cosa che ho notato negli ultimi anni è che quando faccio punto con il muro non esulto quasi mai, forse perché mi sento un po’ in colpa per la persona murata. Con la battuta ho un rapporto amore-odio, ci sono le partite in cui faccio particolarmente bene e poi ci sono quelle in cui proprio non mi viene».

𝐂hi è il tuo idolo pallavolistico? E perché proprio lui?
«Non ne ho uno in particolare, la me di quando era piccola direbbe sicuramente Savani/Zaytsev, la me di adesso se deve dire un nome direbbe Jenia Grebennikov, non c’è un motivo in particolare, mi piace molto in mezzo al campo».

𝐂osa ti senti di dire ai nostri tifosi per la nuova stagione?
«Come andrà andrà, l’importante è riuscire a prendere il buono sia dalle vittorie che dalle sconfitte. Per molte sarà la prima volta in Serie C, compresa io. Quello che posso dire per quanto riguarda me è che proveró a migliorarmi ancora di più, e comunque prendere qualche murata in faccia fa sempre bene, ti aiuta a crescere sicuramente. Per quanto riguarda il gruppo, proveremo a fare il meglio che possiamo fare, siamo un gruppo composto da donne che studiano e da donne che invece lavorano e soprattutto veniamo un po’ da tutte le parti, ci sono quelle che vengono dai monti, quelle che vengono dalla collina e quelle che vengono dal mare, quindi ognuna di noi fa dei sacrifici per potersi allenare».

(Ufficio Stampa Montegranaro – Marco Conti Photography)

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