Home Serie B femminile Meno di un mese all’inizio in serie B. Tra dubbi, incombenze e tanta incertezza

Meno di un mese all’inizio in serie B. Tra dubbi, incombenze e tanta incertezza

di Fabio

ANCONA – L’Inizio del campionato è fissato per il 21 novembre, e per ora è confermato, ma le 14 squadre marchigiane della serie B non sono affatto convinte che si riuscirà a partire, e non sanno neanche se sperarlo o temerlo. Il movimento del torneo cadetto è forte di 120 squadre maschili e 204 femminili, in tutto circa 4000 giocatori o giocatrici e circa 800 tecnici, che in gran parte giocano gratis o quasi e in piccola parte hanno rimborsi più o meno importanti. Alcuni di loro sono ex professionisti, alcuni sono ancora oggi professionisti mascherati, la gran parte invece sono dilettanti quasi puri, che giocano solo per passione, a volte a prezzo di sacrifici non indifferenti. In tutti è però comune l’incertezza sulla stagione che verrà, che per ora propone solo rischi e fastidi, mentre alle società ha tolto per adesso incassi e sponsorizzazioni, contraccambiando con un aggravio dei costi e delle incombenze burocratiche (sanificazioni, tamponi, test sierologici, certificazioni di ogni tipo). Il 21 novembre, in teoria si dovrebbe comunque partire, ma i dubbi sono tanti: ogni quanto tempo far fare i tamponi al gruppo squadra, quanti casi di positività considerare come limite per il rinvio di una partita, cosa fare in caso di positività accertate o sospette all’interno di un gruppo. E tutto questo con giocatori e giocatrici che spesso hanno un’altra attività lavorativa, o studiano. Insomma tutto è molto incerto, la Fipav ha avviato un sondaggio nazionale in base al quale poi deciderà se confermare il via del 21 ed eventualmente se cambiare il format dei campionati. In via di definizione ci sono anche le linee guida da seguire in caso di positività. Infatti è ovvio che mentre i professionisti della Superlega, come quelli del calcio, non fanno altro nella vita e possono gestirsi all’interno delle ormai famose “bolle”, in serie B questo non è possibile, e così i contagi possono arrivare dagli spogliatoi, così come dalle aule universitarie, o da fabbriche e uffici, che i giocatori frequentano quotidianamente. Nel frattempo i ragazzi di Bontempi Ancona, Montesi Pesaro, Paoloni Macerata, La Nef Osimo, Sampress Loreto e Volley Potentino continuano ad allenarsi a singhiozzo, Covid permettendo. In campo femminile a provare a tenere la barra a dritta ci sono invece Corplast Corridonia, Don Celso Fermo, De Mitri Porto San Giorgio, Battistelli-Termoforgia Castelbellino-Moie, Lardini Filottrano,  Pieralisi Jesi, Bcc Fano e Centrodiesel Pagliare. In tutto 14 squadre, di tutte e cinque le province, in attesa di conoscere il loro destino. Sempre ammesso che sia possibile.

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