Home Serie A Maschile De Giorgi e il primo stop in campionato: «Brava Vibo, ma noi dovevamo fare qualcosa in più»

De Giorgi e il primo stop in campionato: «Brava Vibo, ma noi dovevamo fare qualcosa in più»

di Fabio

CIVITANOVA MARCHE – La Lube scivola sulla buccia di banana sapientemente posizionata da Vibo Valentia. Scivola sull’impazienza, al cospetto di una formazione che – un po’ come Ravenna – fa dell’aggressività nei fondamentali di seconda linea e della bravura nelle ‘ugly plays’ (letteralmente giocate sporche) un suo punto di forza, con la precisione dalla linea dei nove metri – con i vari Rossard, De Falco e Cester – utilizzata come grimaldello per fiaccare ulteriormente la resistenza dei biancorossi. E scivola dopo otto gare vinte in Superlega, dopo 23 punti incamerati, dopo che nelle precedenti quindici sfide non aveva mai concesso ai calabresi di vincere due set, di arrivare al tie-break, di portare a casa un punticino buono per muovere la classifica.

«Vibo ha giocato molto bene – conferma il tecnico dei cucinieri, Ferdinando De Giorgi – sfruttando le qualità di difesa e di creazione delle situazioni di palla rigiocata, mettendo in vetrina anche una buona battuta. Loro, insomma, hanno fatto un’ottima partita. Noi invece dovevamo fare qualcosa di più: nel primo set abbiamo subìto troppo in ricezione e quello ha sicuramente compromesso il risultato. Sulle fasi di contrattacco è stata spesso la Tonno Callipo ad aggiudicarsi gli scambi. Siamo stati un pò impazienti con la squadra meno adatta per esserlo. Queste sono lezioni abbastanza importanti. La Tonno Callipo è stata più brava di noi, partendo dalle stesse condizioni nostre e giocando fuori casa. Dobbiamo migliorare queste criticità del nostro gioco».

«Abbiamo disputato una gara attenta contro una formazione che sicuramente ha giocato un incontro di livello inferiore rispetto ai suoi standard abituali – dice Valerio Baldovin, head coach della Tonno Callipo – e siamo stati bravi a sfruttare l’occasione che ci si è presentata, con la consapevolezza di avere anche meno da perdere dei nostri avversari. Abbiamo sbagliato poco, lavorando con precisione in ricezione e con intelligenza in contrattacco, capitalizzando alcuni turni di servizio che ci hanno permesso di piazzare allunghi importanti nel punteggio. La classifica? Essere così in alto fa piacere, chiaro, ma non la guardavamo prima, tantomeno ora, un po’ perché in questa fase del campionato non fa troppo testo, e poi perché le tante gare ancora in sospeso non la rendono completamente veritiera».

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