Home Serie A Maschile Med Store, il cuore non basta. Nell’esordio casalingo Porto Viro passa al quarto set

Med Store, il cuore non basta. Nell’esordio casalingo Porto Viro passa al quarto set

di Fabio

MACERATA – Tenacia e generosità non sono sufficienti alla Med Store, nel tanto atteso esordio casalingo. Arriva la terza sconfitta stagionale, ancora al quarto set, contro la Biscottificio Marini Delta Po che inanella la settima vittoria nel Girone Bianco della serie A3 mantenendo l’imbattibilità stagionale. La sfortuna, materializzatasi sotto forma di infortunio al ginocchio occorso in settimana a Sanfilippo, costringe coach Di Pinto a non avere – ancora una volta – il roster con tutti gli effettivi a disposizione, ma non abbatte i biancorossi che approcciano bene alla sfida. Dopo la prima parità a quota 10, Porto Viro allunga con decisione e prende un margine di quattro lunghezze che resisterà fino alla fine del set di apertura: due magie di Snippe dalla linea dei nove metri spaventano gli ospiti (23-24 dopo tre set-point filati annullati), ma il successivo errore dell’olandese regala il 25-23.

Nel secondo parziale cala l’efficacia offensiva dei biancorossi (39%) anche per merito del muro veneto che va a segno cinque volte nel set. Le squadre procedono a braccetto fino a quota 20, e anche stavolta sono i dettagli a condannare i marchigiani: sale in cattedra Vinti che mura Ferri (22-21) e mette giù il 23-22, poi Margutti stringe troppo il colpo il diagonale dando due chance agli ospiti per andare sul 2-0, ed al secondo tentativo Cuda, glaciale, la sfrutta per un nuovo 25-23. La reazione di Macerata nel terzo non si fa attendere: Monopoli e compagni conquistano il primo vantaggio sull’8-7 e lo mantengono con unghie e denti (16-14 e 21-18): l’uno-due di Ferri inchioda Porto Viro per il 25-21 che riapre la contesa. Sulla spinta del successo nella terza frazione la Med Store parte bene anche nel quarto, ma dopo quota 10 la capolista allunga (16-12) e mantiene Macerata a distanza, sfruttando anche la stanchezza dei biancorossi che concedono qualche errore evitabile (9 quelli nel parziale finale). Il muro dei nero-fucsia torna a fare male (altri 5 a segno, per un totale di 13 a fine match), e Cuda sul 24-21 mette giù il pallone che sancisce la fine della gara.

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