Home Serie A Maschile Kovar, Diamantini e un’infermeria Lube finalmente senza…assembramenti

Kovar, Diamantini e un’infermeria Lube finalmente senza…assembramenti

di Fabio

CIVITANOVA MARCHE – Il primo sospiro di sollievo è arrivato con il recupero di Jacopo Larizza, centrale biancorosso tenuto precauzionalmente a riposo per una fastidiosa tonsillite e rientrato nei ranghi a metà della scorsa settimana. Ma i giorni antecedenti al prossimo impegno di Regular Season di SuperLega contro Cisterna (Domenica 8 Novembre, alle 18, Diretta su Rai Sport) sono stati allietati anche dalle belle news legate alle condizioni di Jiri Kovar e Enrico Diamantini, in ripresa dopo gli stop forzati delle ultime settimane.
Il martello italo-ceco, ai box dal 17 Ottobre (distorsione alla caviglia nel corso di una seduta in palestra), è finalmente rientrato in gruppo, ha ripreso a saltare ed è vicino al rientro definitivo. Ottimista, in questo senso, il medico sociale della Cucine Lube, Mariano Avio: «L’atleta sta meglio da una settimana. Il dolore non se ne è andato del tutto, ma gli input sono positivi. L’obiettivo è averlo in campo molto presto».
Kovar, dal canto suo, non vede l’ora di concludere questo periodo di ‘ferie’ dal volley. «Ho voglia di giocare – spiega – ed il primo allenamento con i compagni è andato bene. Alterno il lavoro individuale alle sedute tecniche con il gruppo per tornare al 100% step by step. Per saltare come dico io ci vorrà un po’ e il fastidio andrà via solo con il tempo, ma sono dinamiche normali. Mi sento pronto».

Più delicato, per Enrico Diamantini, il cammino che porta a quel traguardo costituito dalla ripresa totale dell’attività. Il distacco della retina dell’occhio destro, con relativo intervento chirurgico, ha obbligato il centrale di Civitanova ad un ‘fermo’ prolungato e parecchia prudenza, ma il peggio sembra sia definitivamente alle spalle.
«Devo attendere la visita per il via libero definitivo – racconta Diamantini ad Andrea Scoppa, che lo ha intervista per Il Resto del Carlino – perché va verificato l’assorbimento dei punti legati alla doppia operazione. Non lo voglio dire forte perché con la vista non si può essere superficiali e perché ho avuto un secondo intervento che non mi aspettavo, però inizio a vedere la luce in fondo al tunnel. Purtroppo non si è trattato del classico infortunio o dell’operazione che, nel frattempo, ti permette di allenare gli altri muscoli. Io sono stato fermo una quarantina di giorni, completamente a riposo perché non dovevo fare sforzi. Adesso da qualche giorno ho ricominciato con pesi leggeri e giocando con la palla, ma da fermo e senza saltare. Comunque è un inizio, e sono contento: mi mancavano lo spogliatoio e la palestra».

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