Home Serie A Maschile La Lube concede il bis: si impone a Trento ancora 3-0 e conquista la finale contro Perugia

La Lube concede il bis: si impone a Trento ancora 3-0 e conquista la finale contro Perugia

di Fabio

TRENTO – Ancora finale, ancora contro Perugia, con Trento ancora battuta in semifinale e sempre in gara 4 . La sensazione di deja-vu è forte, se rapportata all’epilogo della corsa scudetto di due stagioni or sono, ma il doppio 3-0 rifilato all’Itas nei due incontri disputati alla BLM Arena nella serie rende questa qualificazione all’atto conclusivo della volata scudetto ancora più netta. E senza dubbio meritata, considerando la crescita esponenziale di una squadra che dopo aver perso gara 5 al tie-break (con annessi rimpianti per un vantaggio di 2-1 e margine di quattro punti nel quarto set) ha saputo riscattarsi fino a strapazzare la finalista di Champions concedendole appena un set nelle ultime tre gare

L’entrata nel match di Civitanova è fragorosa come quella di un elefante in una cristalleria. Il 5-14 che spalanca la porta all’1-0 nel conto set è farina del sacco di un Rychlicki micidiale (7 punti con l’83% di efficacia nella frazione inaugurale) e del solito Simon, che ci mette del suo con tre muri a segno. L’Itas accusa il colpo, cambia assetto con Michieletto che rileva un Kooy approssimativo un po’ in tutti i fondamentali, rattoppa con il turno di battuta di Giannelli – che regala un break di 5-0 – ma non riesce a far vedere nitidamente la propria sagoma sugli specchietti della Lube, arrivando al massimo a -3. I biancorossi cambiano campo con il 67% di positività offensiva e chiudono i conti nel parziale con il quinto muro del set.

La reazione di Trento è veemente, e si sostanzia con un 8-3 iniziale che obbliga Chicco Blengini prima a fermare il gioco e poi a togliere Leal per inserire Yant. Ci mette pazienza, la Lube, facendo sfuriare i padroni di casa che ritrovano più concretezza in schiacciata (salendo dal 45% al 52) e sfoderando il miglior Abdel Aziz (6 punti nella frazione). La risalita è lenta, ma inesorabile e passa per i punti di Juantorena (6 anche per lui nel secondo) ma anche per il jolly pescato dai nove metri da Yant, che sul 21-22 piazza un servizio velenoso che frutta il quarto punto direttamente su battuta ai cucinieri. Sarà poi capitan Osmany, al secondo set-point, a disegnare un diagonale stretto da brivido che porta i marchigiani al doppio vantaggio.

L’Itas sbanda, va sotto 7-10 nel terzo, poi sulla rotazione che prevede Michieletto in battuta mette la freccia e sorpassa trovando anche una doppietta di Lisinac a muro (i primi due dei quattro firmati nel parziale dal centrale serbo) su due diagonali di Rychlicki (12-11). Civitanova resta sempre lì, staccata di due lunghezze fin oltre quota 20, anche masticando amaro per un abbaglio arbitrale che fischia un’invasione aerea di De Cecco (sacrosanta) ma arrivata con l’ausilio delle telecamere ad azione conclusa. Sono il solito Simon e Juantorena (6 punti a testa nel terzo) a rimettere a posto le cose regalando la parità a quota 22. L’epilogo giunge con l’invasione in attacco di Lucarelli (23-24) ed alla prima palla match su un tap-in di Rychlicki seguente al contrattacco di Yant. Finisce 3-0, Lube in finale: giusto così.

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