Home Serie A Maschile La Lube piega Perugia in gara 4: arriva il sesto scudetto della storia ed il terzo ‘doble’ consecutivo

La Lube piega Perugia in gara 4: arriva il sesto scudetto della storia ed il terzo ‘doble’ consecutivo

di Fabio

CIVITANOVA MARCHE – Il tricolore si ferma ancora nelle Marche. Resta in riva all’Adriatico, dove aveva già trovato domicilio due stagioni or sono traslocando da Perugia al termine di una gara 5 adrenalinica, match apripista di un triennio vissuto dai biancorossi all’insegna  delle vittorie. E’ la conferma della Lube degli ‘incredoble’, gioco di parole inaugurato a conclusione dell’anno 2018/2019 e che ritorna buono dopo la terza doppietta consecutiva: titolo italiano e Champions ventitré mesi fa, Mondiale per Club e Coppa Italia nella stagione prematuramente conclusa causa pandemia ed ora l’uno-due Scudetto-Coccarda tricolore, a rendere finalmente ciclico e non più sinusoidale il trend di vittorie dei cucinieri.

La Sir Safety, brava in gara 2 a violare il Forum di Civitanova e fulminata (come suggerisce quel “Thunderstruck” degli AC/DC sparato a tutto volume al momento dell’ingresso dei marchigiani in campo) in un terzo round al PalaBarton dall’ esito schiacciante, ci mette pazienza, ago e filo per ricucire lo strappo, Ed approccia alla sfida con il giusto piglio (9-6) sostenuta da un Atanasijevic vecchio stampo (5 su 6 in schiacciata, chiuderà con un sontuoso 16 su 24). Ma la Lube è quella di gara 3: Balaso onnipresente in seconda linea – da panico l’80% di perfette nel parziale inaugurale – De Cecco ispirato e Leal che surclassa Leon nel confronto diretto. Sul turno di battuta di Juantorena i padroni di casa decollano infilando un break di 5-0 (21-14) che polverizza la frazione e mette in ghiaccio l’1-0. Tutto resta invariato fino al 14-9 del secondo – con gli errori che si raddoppiano rispetto al set precedente, in particolar modo al servizio – quando Leon dai nove metri riporta in linea di galleggiamento gli umbri con l’aggancio a quota 15. Ma un Rychlicki a tratti irresistibile (prima metà di partita con 11 punti ed il 78% complessivo in attacco) li ricaccia nuovamente indietro, lanciando la Lube sul 2-0.

Sull’orlo del baratro, Perugia reperisce le migliori energie per risalire centimetro dopo centimetro: toccando molto a muro e difendendo, seppur con la concessione di dieci errori punti regalati e con la collaborazione dei padroni di casa crollati in efficacia offensiva (dal 72 del primo al 38 del terzo). La Sir accorcia così le distanze, con la stessa rabbia con cui risale dal 9-13 nella quarta frazione grazie al servizio di Russo, ma alla fine si arrende all’ennesimo show al servizio di Juantorena, premiato come MvP, in campo zoppicando per un problema alla coscia ma irriducibile nel voler restare nella mischia. L’allungo sul 20-15 ripone nel caveau tutte le paure: è De Cecco a mettere la tripla mandata, con un lob in palleggio delizioso, che pone la Lube nuovamente sul trono e fa scattare i festeggiamenti.

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