Home Serie B Maschile Loreto si ferma per due settimane. E coach Giannini non ha dubbi: «La serie B deve ripartire»

Loreto si ferma per due settimane. E coach Giannini non ha dubbi: «La serie B deve ripartire»

di Fabio

LORETO – La Serie A va avanti, cercando anche di compensare il numero di partite rinviate con la modifica in corsa del calendario di Regular Season, prevedendo anticipi con la logica del ‘gioca chi può’. In serie B, invece, ad una partenza ritardata (prevista ad inizio novembre) hanno fatto seguito prima uno slittamento, e successivamente un rinvio di due mesi con l’avvio dei tornei stabilito, per ora, ad anno nuovo.
«Non potendo sedermi al tavolo di chi decide – dice il tecnico della Sampress Nova Volley Loreto, Romano Giannini, sulle colonne del Corriere Adriatico – mi adeguo e vado avanti. Vero è che pur seguendo con il massimo scrupolo i protocolli, la serie B non ha i medesimi controlli, per cui basta un raffreddore o una linea di febbre per far scattare una quarantena. Alla Federazione chiediamo però una mano in termini di chiarezza e soluzioni per organizzarci. Dovevamo cominciare il 7, poi il 21 novembre, ora a gennaio: ma quando?».

E nell’attesa che certi delicati quesiti trovino risposta, a Loreto si è deciso di fermare l’attività per due settimane. «Abbiamo avuto la fortuna di confermare i 9/13imi e di tenere vivo il gruppo anche in piena estate nella struttura all’aperto di cui Loreto dispone – commenta Giannini – intraprendendo poi a metà settembre le classiche sette settimane che dovevano portarci al debutto con Bellaria. Abbiamo rivisto i programmi tenendo stimolati i ragazzi con sedute individuali di pesi e piani di lavoro aerobico, di modo che alla ripresa non si debba recuperare tono muscolare ma solo un poco di sensibilità con la palla. Le motivazioni le teniamo alte, interagendo anche via social. Comunque i ragazzi lavorano con piacere e sanno che il loro coach non guarda solo ai risultati ma alla crescita tecnica. L’importante è avere una prospettiva. Le tre amichevoli affrontate, ci hanno convinto che in alcuni ruoli abbiamo fatto scommesse importanti, sfide che ci piacciono. C’è più tempo per prepararsi, ma meno occasioni per verificare se sul 24 pari stiamo maturando la lucidità necessaria. Quanto all’eventualità di quarantene, dobbiamo considerarle come un qualsiasi trauma che ferma un giocatore ai box ma offre ad altri la possibilità di sfruttare il momento: è capitato per Alessandrini e Palazzesi, come per Albonetti, un 2004 che ha meno campo. Giovani ai quali dobbiamo dare continuità e per i quali due stagioni così a singhiozzo certo non giovano».

Ma i dubbi, legati alla regolare ripartenza del torneo, restano…
«Bisogna giocare. Come si giustificano altrimenti gli sforzi e gli investimenti che hanno fatto tutti e in particolare club come San Giustino, Castellana Grotte e Civita Castellana che hanno allestito squadroni per puntare alla promozione? Quanto a noi, al presidente Massaccesi voglio proporre un progetto social che dia maggiore visibilità con streaming molto interessanti».

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