Home Invasioni Massimo Righi indica la via: «Tamponi rapidi e più rigidità nei comportamenti»

Massimo Righi indica la via: «Tamponi rapidi e più rigidità nei comportamenti»

di Fabio

«Ci vuole maggiore responsabilità». Parole e musica del Presidente della LegaVolley, Massimo Righi, che intervistato da Gianluca Pascucci per l’edizione maceratese del Corriere Adriatico fa il punto sulla delicata situazione venutasi a creare nell’ultimo week-end di SuperLega, in cui appena una gara – sulle sei in programma – è stata regolarmente disputata.
«L’obiettivo è evitare il blocco del campionato – spiega – anche se potrebbe essere possibile una sorta di reset per ripartire. Al momento abbiamo anche dovuto fare i conti con il nostro regolamento che verrà presto cambiato. Rispetto ad altri sport di contatto, come ad esempio il calcio o il basket, nel nostro regolamento è richiesto il tampone molecolare. Con i laboratori intasati, in questi giorni le risposte arrivano anche dopo tre giorni, troppo tardi… Come avviene negli altri sport, introdurremo il tampone antigenico rapido, naturalmente naso e gola, che ci consentirà di evitare, almeno mi auguro, i contrattempi di quest’ultima settimana. Infatti in diverse situazioni, cito ad esempio Trento, trascorrono troppi giorni tra l’esecuzione del tampone e l’arrivo dei referti. Non è cattiva volontà di nessuno. Ci sono troppi tamponi da processare per l’incalzare della pandemia. Per cui arriverà un protocollo più adatto ad una struttura sportiva. II tampone rapido ha una risoluzione del 93% contro il 98% del molecolare. Siccome tutti veniamo testati almeno due volte a settimana l’errore di non intercettare un positivo è veramente basso».

Il presidente di Lega Volley pone poi, nella sua intervista, l’accento sui comportamenti che vengono adottati, che a suo modo di vedere necessitano di alcuni correttivi sotto l’aspetto relazionale e nelle dinamiche del gruppo.
«Nel volley – dice Righi – ci si abbraccia ancora troppo rispetto a calcio e basket. Ogni sette secondi c’è un abbraccio e ci si urla in faccia. Non ci si può più permettere questo comportamento. È inoltre inutile se abbiamo spostato il saluto dei giocatori sui tre metri se poi prima o dopo la partita gli stessi, perché amici o compagni di nazionale, si abbracciano e salutano calorosamente nelle zone comuni. Altre zone di attenzione sono i pullman, che devono essere arieggiati ogni ora durante le trasferte».

Nell’applicazione delle linee guida per lo svolgimento del campionato, a finire sotto la lente di ingrandimento è la supersfida del PalaBarton tra la Sir Safety Conad Perugia e la Cucine Lube Civitanova, programmata per la prossima domenica. «Ci sono due aspetti. II primo dice che si gioca fino al quarto giocatore positivo. L’altro aspetto è che è stato creato un tunnel di dodici giorni, in realtà diventano quasi diciotto, in cui ci si aspetta che i positivi si negativizzino e si possa tornare a giocare. Perugia-Civitanova di domenica prossima è il classico caso limite. Entra il gioco il buonsenso sull’uso del regolamento. Si parla effettivamente di disputare la prima partita utile trascorsi i dodici giorni ma poi spero prevalga il buonsenso».

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